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Malika Ayane canta la cover di "Smells like teen spirit" dei Nirvana

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Malika Ayane ha reso omaggio ai Nirvana nel trentennale della scomparsa di Kurt Cobain. Lo ha fatto nella puntata dello scorso 11 aprile del programma di Rai 3 "Splendida cornice" condotto da Geppi Cucciari. La cantante milanese ha da poco pubblicato il suo nuovo singolo, Sottosopra, scritto insieme a Andrea Bonomo e Pacifico. La sua rilettura del classico della band di Seattle è una cover in chiave swing che ricorda nell'arrangiamento la versione di Paul Anka.  Nel corso della puntata Geppi Cucciari ha anche ricordato con Serena Dandini la partecipazione della band al programma "Tunnel", una delle ultime apparizioni pubbliche di Cobain prima del suicidio. La versione originale di "Smells Like Teen Spirit” fu pubblicata dai Nirvana il 10 settembre del 1991. Prodotto da Butch Vig, il brano fu registrato dal gruppo nel maggio del 1991 negli studi Sound City a Van Nuys in California. Il brano scalò le classifiche USA arrivando fino alla posizione numero 6

Slash: una cover dei Fleetwood Mac nel nuovo album

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Il nuovo album di Slash  sarà una raccolta di cover e uscirà il prossimo il prossimo 17 maggio per la Gibson Records. Sarà il sesto lavoro da solista per il leggendario chitarrista dei Guns N'Roses , si intitolerà "Orgy of the Damned” e conterrà 12 classici del blues riletti con ospiti di grande livello Dopo aver pubblicato la cover di "Killing Floor" di Howlin' Wolf, Slash ha regalato ai fan un'altra anteprima del disco: la cover di “Oh well" dei Fleetwood Mac con alla voce l'artista country Chris Stapleton. Tra gli ospiti del disco figurano anche Iggy Pop, Demi Lovato e Beth Hart. L'album è stato prodotto da Mike Clink, che aveva lavorato con i Guns per "Appetite for Distruction". Questa la tracklist 01. The Pusher (feat. Chris Robinson) 02. Crossroads (feat. Gary Clark Jr.) 03. Hoochie Coochie Man (feat. Billy Gibbons) 04. Oh Well (feat. Chris Stapleton) 05. Key To The Highway (feat. Dorothy) 06. Awful Dream (feat. Iggy Pop) 07. Bor

Joni Mitchell: il tributo a Elton John con la cover "I'm Still Standing"

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Joni Mitchell ha reso omaggio a Elton John cantando la cover di "I'm still standing". Lo ha fatto in compagnia di Brandi Carlile, Annie Lennox, Blake Mills e Davey Johnstone, nel corso della cerimonia Gershwin Prize che si è svolta a Wasinghton lo scorso 30 marzo. Il prestigioso premio è stato assegnato a Elton John e a Bernie Taupin per "avere scritto alcune delle canzoni più memorabili della nostre vite» e per «l’incredibile impatto avuto su generazioni di amanti della musica". Le immagini della serata stanno cominciando a circolare solo in questi giorni, dopo la messa in onda dello show da parte dell'emittente americana PBS Per la sua rilettura di "I'm still standing" la cantautrice canadese ha scelto un sorprendente arrangiamento jazzato e ha ottenuto dagli autori il permesso di modificare alcuni versi del testo.   La versione originale di "I'm still standing" venne pubblicata da Elton John nel 1983. La canzone - scritta insi

Dolly Parton canta una cover di Tom Petty per il tributo "Petty Country"

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Dolly Parton ha inciso la cover di “Southern Accents” di Tom Petty. Il brano fa parte dell’album tributo ‘ Petty Country: A Country Music Celebration Of Tom Petty ’ in uscita il prossimo 21 giugno per la Big Machine Records e al quale hanno partecipato tra gli altri anche Willie Nelson,Chris Stapleton, Marty Stuart, Margo Price, Steve Earle oltre a due ex componenti degli Heartbreakers, la band di Tom Petty, ovvero Mike Campbell e Benmont Tench.  La Regina del Country sulla sua pagina Instagram ha spiegato “ Sono sempre stata una grande fan di Tom Petty ed è per me un onore partecipare a questo tributo” . La Parton però non aveva mai cantato in passato un brano di Tom Petty, nemmeno dal vivo. Bello il video realizzato con materiale immagini inedite del musicista della Florida.    La versione originale di "Southern Accents" venne pubblicata da Tom Petty nel 1985 e compare in chiusura del lato A dell’omonimo abum del cantautore americano. La produzione è di Mike Campbell e

30 anni fa moriva Kurt Cobain: 5 cover indimenticabili

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Sono trascorsi 30 anni dal 5 aprile 1994, quando Kurt Cobain si tolse la vita con un colpo di fucile alla testa. Aveva solo 27 anni ed era all'apice del successo con i Nirvana, la band che aveva fondato nel 1987 e con la quale aveva rivoluzionato la storia del rock. Lascerà una celebre lettera d'addio alla musica e al mondo, con la citazione del brano di Neil Young Hey Hey, My My (Into the Black):* “It's better to burn out than to fade away”* (È meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente). Le canzoni dei Nirvana sono state negli anni riprese da centinaia di artisti di ogni estrazione musicale.  Queste le nostre 5 cover preferite  Sinead O'Connor - All Apologies Pubblicata pochi mesi dopo la morte di Kurt Cobain e contenuta nell'album "Universal Mother" Tori Amos - Smells Like Teen Spirit Una delle prime cover dei Nirvana degne di nota e ancora oggi una delle migliori. Compare nell'EP Crucify pubblicato nel 1992 e verrà inclusa nella ristampa

Jacob Collier: la cover al piano di “Hyperballad” di Björk

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Jacob Collier ha pubblicato una interessante cover al pianoforte di “Hyperballad” di Björk. Il cantautore londinese ha registrato il brano lo scorso settembre per il canale YouTube Mahogany Sessions, presso l'Heritage & Arts Centre di London. Collier ha definito la canzone dell'artista islandese "una delle più profonde della terra". La stessa Björk ha apprezzato la cover e l'ha condivisa sui suoi canali social. Arrangiamento minimale, interpretazione intesa e video molto suggestivo: una delle migliori cover del 2024. La versione originale di Hyperballad compare nell'album Post pubblicato da Bjork nel 1996. Il singolo raggiunse la posizione numero 8 nella classifica UK e la prima posizione della classifica Dance Club di Billboard (grazie anche  al remix di David Morales). La sezione archi venne diretta da Eumir Deodato, che curò anche l'arrangiamento.

Fiorella Mannoia compie 70 anni: cinque cover indimenticabili

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Auguri a Fiorella Mannoia che oggi compie 70 anni. La cantante - nata a Roma il 4 aprile del 1954 - debutta nel mondo della musica a soli 14 anni. La svolta però arriva nel 1981 quando partecipa al Festival di Sanremo con "Caffè nero bollente": arriva solo 11esima ma si impone all'attenzione del pubblico e della critica. Tornerà a Festival altre 5 volte, senza però mai riuscire a vincerlo, ma ottenendo due premi della critica. Con sei Targhe Tenco è anche l'artista più premiata nella storia del Premio Tenco. Fiorella deve il suo successo anche alle sue straordinarie capacità di interprete che è stata capace di impreziosire con la sua inconfondibile voce da contralto. Noi di MyWay la vogliamo festeggiare con 5 cover indimenticabili. Fiorella Mannoia - Sally (Vasco Rossi) La cover compare nell'album live "Certe Piccole Voci" pubblicato nel 1999 e da allora entra nel repertorio fisso dei suoi concerti. Fiorella Mannoia - Clandestino (Manu Chao) Pubblicata

Rufus Wainwright: l'omaggio a Lou Reed con la cover di Perfect Day

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Dopo la bella cover di " I’m Waiting for the Man " realizzata da Keith Richards, arriva un'altra anticipazione dell'album " The Power of the Heart: A Tribute to Lou Reed" , in uscita il prossimo 20 aprile. Si tratta della cover di "Perfect Day" cantata da Rufus Wainwright. Una rilettura struggente, con in primo piano la voce del cantautore canadese che ha il coraggio di allontanarsi dalla versione originale dimostrando grande personalità. Wainwright aveva negli ultimi tempi già eseguito "Perfect Day" dal vivo in compagnia di Madison Cunningham. Tra gli artisti che hanno preso parte a The Power of the Heart: A Tribute to Lou Reed figurano, oltre ai già citati Keith Richards e Rufus Wainwright, anche Joan Jett, Afghan Whigs, Lucinda Williams e Rickie Lee Jones. La versione originale di “Perfect Day” è contenuta nell’album “Transformer” pubblicato da Lue Reed  nel 1972. Comparve anche come B side del 45 giri “Walk on the wild side”.  Il

The Last Dinner Party: ascolta il loro omaggio agli Sparks

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Le The Last Dinner Party hanno reso omaggio agli Sparks con la cover del loro classico "This Town Ain’t Big Enough For The Both Of Us". Il gruppo, che ha da poco pubblicato il suo album di debutto "Prelude to Ecstacy", è stato ospite del The Jo Whiley Show trasmesso dalla BBC Radio 2. "Il tema della canzone è il tempo - ha detto Emily Roberts chitarrista della band che ha anche spiegato come sia stato un loro amico a suggergli il brano visto vista la somiglianza con il loro sound". Negli ultimi mesi la band ha ottenuto il premio Star ai Brit Awards 2024 e il BBC Sounds 2024. Il classico degli Sperks viene trattato dalle Last Dinner Party con grande rispetto e la voce di Abigail Morris non fa rimpiangere quella di Russell Mael. La versione originale di "This Town Ain't Big Enough for Both of Us" venne pubblicata dagli Sparks nel 1974. Il brano porta la firma di Ron Mael (tastierista del gruppo) e apre il loro terzo album "Kimono my hous

Brett Anderson e Nadine Shah: la cover di "Holes" dei Mercury Rev

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Dopo la cover di " The killing moon" arriva un'altra anticipazione dell'album “Death Songbook”, il progetto ideato da Charles Hazlewood e dalla sua Paraorchestra. Si tratta della cover di "Holes" dei Mercury Rev cantata da Brett Anderson dei Suede e da Nadine Shah. I due avevano già avevano già eseguito il brano nel gennaio 2021, durante un concerto al Millennium Centre di Cardiff. Brett Anderson ha sottolineato: “C’è questo senso di rimpianto che ha risuonato in me. Quella frase sui ‘buchi scavati da piccole talpe’, ha qualcosa di così triste e infantile”.  Nadine Shah ha commentato: “Sono una grande ammiratrice sia di Brett Anderson che di Charles Hazlewood, quindi l’opportunità di partecipare a ‘Death Songbook’ era un’occasione che non potevo farmi sfuggire”. L'album "Death Songbook" uscirà il prossimo 19 aprile per la BMG e sarà composto da alcune canzoni originali e cover  prese dal repertorio di Depeche Mode, Suede, Mercury Rev, David